Valle d'Aosta Triathlon

Il mio primo 70.3

Il mio primo @ironman70.3slovenia è stato un piccolo viaggio dell’intimità che mi ha regalato e ha scoperto pezzi di me che non conoscevo. Tre sport, tre esperienze. Nel nuoto tonnara di uomini nella quale percepisci bene come siamo appesi ad un filo e come abbia peso e valore il rispetto altrui inteso come uomimi e come natura. La bici, per me, è la bici : libertà e divertimemto puro. Esaltazione e fatica e senso dell equilibrio: 40 in pianura e 12 nelle rampe micidiali dell’entroterra sloveno. Poi arriva lei, la Mezza Matona con la M maiscola. Sembra fatta e, invece, come un delicato paradigma delle vita, ci vuole un approccio gentile. Lungo la ciclabile di Koper sfeccia parallela la superstrada. Là vanno velocissimi, qua al rallentatore gustando ogni chilometro come un privilegio, quello della vita. Caldo e fatica ma poi c è sempre un poi. Arriva il mare, la brezza. E il mare se lo vivi dalla ciclabile che dritta ti accarezza vicina ti pare quasi di toccarlo. Lo scruti, come in una commistione tra sofferenza (sono sport cosi, questi) ed estasi: una mini catarsi che libera energia ed endorfine. La potenza e la forza della natura. Io il mare cosi dentro non l avevo mai avuto. Ah, poi c e il traguardo che dopo 5 ore e 112 km tra nuoto bici e corsa sembra un mezzo miraggio. Per quello intero ci vediamo l anno prossimo in un @ironmantri full. Intanto io scopro che significa l accettazione di vivere lo sport come profondità di vita, una lente di ingrandimento di ció che sfocatamente, se ci va bene, vediamo e mettiamo insieme con difficoltà e senza rendercene conto. Un privilegio.